Per questo libro d’artista, un joomchi book, mi sono ispirata ad una notizia di cronaca.
Un papiro di Ercolano carbonizzato dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C è stato virtualmente srotolato (fisicamente si sarebbe sbriciolato) con l’aiuto di algoritmi sviluppati da tre giovani ricercatori. In seguito, grazie all’intelligenza artificiale e ulteriori algoritmi, l’inchiostro invisibile a occhio nudo è tornato a parlare. Sono quindi comparsi caratteri di greco antico permettendo di stabilire trattarsi di un testo di filosofia che parla di musica, cibo e di piacere in generale. I tre ricercatori si sono aggiudicati il premio indetto dal concorso internazionale Vesuvius Challenge.
Questo libro d’artista fa parte di un gruppo di 5 libri esposti presso la Galleria d’arte contemporanea Ghetto Et Cetera di Venezia (Campo del Ghetto Nuovo 2919) a completamento dell’esposizione principale comprensiva di 30 opere appese di intervento tessile su carta lavorata col metodo joomchi.
La mostra “Il filo del discorso” prosegue fino al 24 maggio.
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